Grazie!

Sono stati mesi lunghi e complicati, e forse proprio per questo è stato così importante riuscire a realizzare nonostante tutto il Sardegna Pride anche in questo 2020.

Abbiamo voluto mostrare con la nostra azione che il distanziamento, se necessario, può e deve essere solo fisico, ma non può e non deve mai essere sociale. Abbiamo voluto impegnarci affinché, come recita lo slogan di quest’anno, dopo delle fasi legate alla paura, si potesse iniziare a “scrivere il futuro” con una nuova fase legata alla speranza e alla gioia, la “fase Queer”.

È stato un Pride diverso, senza cortei e senza l’impatto di un’intera regione pronta a scendere in piazza per rivendicare i diritti per tutte e tutti… eppure non per questo è stato meno significativo o emozionante. Come Coordinamento SP2020 (AGedO Cagliari, Arc Onlus, CGIL Ufficio Nuovi Diritti, Famiglie Arcobaleno, Movimento Omosessuale Sardo, UniCa LGBT) vorremmo dunque ringraziare tutte le persone che ci sono state vicino e hanno lavorato in questi mesi (imprigionate nei piccoli riquadri delle videochat su pc e cellulari) perché il Sardegna Pride potesse in qualche modo svolgersi, nonostante i divieti e con la prudenza necessaria.

Un ringraziamento speciale va alle “Frecce Rainbow” che hanno attraversato tutta la città di Cagliari, dalla spiaggia del Poetto a Bonaria, passando per il Teatro Lirico e piazza Garibaldi, per poi salire verso Castello e giungere, favolos*, al Bastione! Oltre ai membri interni delle nostre associazioni che si sono misurat* con la staffetta arcobaleno, ringraziamo particolarmente: Claudia Murroni, preziosa complice nell’organizzazione di tutta questa iniziativa, e Stefano Locci, Sonia Orfei, Sara Palmas, Giulia Andreozzi, Renato Troffa, Serena Deplano e Roberto Congiu, Giuliano Melis, Giulia e Camilla, e Massimiliano Medda de La Pola; ancora Gianluca Nonnis, Francesca Pintore, Chantal Lussu, Diego Congiu e Marco Putzolu.

Grazie a Mario per aver consentito le riprese su strada con la sua Vespa Arcobaleno, e a Valentina e Matteo della No Limits Sports di Cagliari per le riprese in bike. Grazie anche a Vittoria e Anna che hanno aspettato, coordinato e assistito le atlete e gli atleti alle postazioni con acqua e sorrisi, e un grande grazie a Dietrich e a tutte le fotografe e i fotografi che ci hanno seguito durante tutto il percorso e hanno immortalato questo speciale Pride con fantastiche foto che girano su tutti i social. Grazie a Mush, che ha donato le magliette per la staffetta. E grazie anche a tutte le nuotatrici e nuotatori che, di prima mattina, hanno inaugurato il Pride al Poetto. E grazie alle TamburA Battenti, sempre pronte e presenti, che hanno segnato, con il loro ritmo incalzante ed energico, la chiusura cagliaritana di questo meraviglioso evento.

Sul fronte sassarese, dove un piccolo e allegro convoglio colorato ha attraversato la città per rilanciare con le voci e con i corpi i contenuti politici del Sardegna Pride, i nostri ringraziamenti vanno a tutte e tutti coloro che hanno reso possibile questa traversata arcobaleno: le Janas Bikers, Cristina e il suo camper, e Roberto, che ha guidato l’Ape Rainbow per un giorno; il CLAS – Comitato Lotta all’AIDS Sassari; e naturalmente le meravigliose Darla Fracci e Rebecca Drag.

Grazie a Luisa Deias, per il suo bellissimo progetto fotografico “Distanti fisicamente, non socialmente”, donato al Sardegna Pride 2020.
Grazie naturalmente ad Alberto Zaccheddu, che con le sue grafiche e video ha accompagnato anche quest’anno il Pride e, insieme a Despite Design, anche l’inno, The Queer Train, scritto e cantato da Marco Cotza, insieme a un eccezionale gruppo di altri artisti .

Grazie a Radio Sintony e YouTG per aver rilanciato promo, clip, inviti e aver diffuso nostra la diretta.

Grazie a tutt* coloro che hanno reso possibile la diretta su Facebook, e a tutte le ospiti e gli ospiti: all’Onorevole Alessandro Zan, primo firmatario della Proposta di Legge per il contrasto all’omotransfobia e alla misoginia, l’attrice Anna Gaia Marchioro, la nostra grande amica Chiara Effe, alle KarmaBResta.

Infine, come sempre, un ringraziamento, quello più importante di tutti: quello che va a tutte le associazioni del Sardegna Pride, e a tutte le volontarie e i volontari, tutti gli attivisti e le attiviste, e alle libere persone che, per mesi, giorno e notte, hanno speso con sacrificio e passione il loro tempo lavorando con perseveranza e ostinazione, ancor più in un anno particolare come questo 2020, per permettere la realizzazione del Sardegna Pride.

Grazie davvero a tutte e tutti… ci vedremo, speriamo nuovamente insieme, di persona, per il Sardegna Pride 2021